ANA (anticorpi antinucleo) alti, bassi e valori normali

Gli anticorpi in generale sono uno degli elementi che compongono la difesa attuata dal sistema immunitario al sopraggiungere di un’infezione dell’organismo e ne esistono varie tipologie. Un tipo specifico è l’ANA ovvero gli anticorpi antinucleo che è una proteina che tende ad aggredire i tessuti, infetti o meno non fa differenza. Quando si calcola l’esatto quantitativo di ANA quindi, si cerca di diagnosticare delle patologie specifiche e autoimmuni come il lupus erimatoso sistemico, altrimenti detto LES.

ANA (anticorpi antinucleo)

Solitamente il risultato finale sugli anticorpi antinucleo risulta negativo quando non supera l’1.0 IU mentre, in caso contrario, risulta positivo con diversi livelli di gravità. È bene ricordare però che l’ANA positivo non sancisce definitivamente una patologia o un malfunzionamento dei processi che regolano l’organismo, esso infatti può essere considerato normale se si riscontra in pazienti, soprattutto nei soggetti femminili, che hanno superato i 60 anni di età.

Tuttavia, se il paziente non presenta alcuna attenuante anagrafica, allora la positività degli anticorpi antinucleo potrebbe indicare l’insorgere di malattia che vanno a ledere le funzionalità del fegato e dei tessuti connettivi e, in certi casi, tale anomalia dell’organismo potrebbe anche essere causata dalla somministrazione di determinati medicinali.

Un ANA positivo alle patologie facenti parte del gruppo delle malattie autoimmuni può avere corrispondenze specifiche in grado di determinare il problema preciso. In ogni caso verranno comunque effettuate ulteriori analisi di approfondimento malgrado la possibilità di trovarsi di fronte a un falso positivo sia alquanto remota e, solitamente, potrebbe presentarsi in seguito all’assunzione di certi farmaci o se il soggetto in esame ha appena contratto la mononucleosi.

L’esame degli anticorpi antinucleo viene effettuato quando il soggetto presenta i segnali del LES come eruzioni cutanee, dolori articolari immotivati o un lieve aumento della temperatura corporea che non accenna a scendere. Prima del test, eseguito studiando un campione di liquido ematico, non è tassativo presentarsi a stomaco vuoto ma se la verifica degli anticorpi antinucleo è affiancata da altri test, allora è bene non assumere alcun tipo di alimento fino a quando gli accertamenti medici non saranno conclusi del tutto.