Anticorpi anti-gliadina alti, bassi e valori normali

Tra gli anticorpi è da annoverare anche l’anti – gliadina che va a tenere sotto controllo la gliadina, una proteina che compone il glutine. L’analisi dell’anti – gliadina interessa soprattutto chi risulta celiaco e non può quindi assumere alimenti quali frumento, orzo, farro, segale, avena e suoi derivati.

Anticorpi anti-gliadina

Un celiaco presenta un comportamento anomalo di due tipi specifici di anticorpi anti – gliadina che sono l’IgA (immunoglobulina A) presente soprattutto nell’intestino tenue e IgG (immunoglobulina G) che non si concentra in un’area dell’organismo in particolare ma che possono rilevare patologie autoimmuni differenti dalla celiachia. In entrambi i casi, l’anomalia sia considera positiva se gli anticorpi anti – gliadina superano i 30.0 U. Malgrado l’esito positivo questo non vuol dire che il soggetto presenti sintomi di malessere, anzi, anche con una concentrazione anomala di anticorpi anti – gliadina esso può essere considerato un individuo perfettamente in salute.

La diagnosi del problema dipenderà dalle considerazioni che verranno fatte dal medico ed è per questo che si consiglia chiedere ulteriori chiarimenti richiedendo un consulto con uno specialista il quale valuterà eventuali accertamenti che potrebbero anche richiedere una biopsia dell’intestino tenue. In genere, l’alterazione della concentrazione degli anticorpi anti – gliadina (in particolare di quella deamidata) la si riscontra nei celiaci ed è improbabile ma non impossibile, che sia rilevata anche in soggetti in condizioni di salute ottimali.

Solitamente la terapia non prevede subito una terapia farmacologica ma si concorderà un regime alimentare all’interno del quale si andranno ad eliminare tutti i cibi contenenti glutine e monitorare periodicamente le condizioni di salute e gli esiti della terapia precedentemente concordata. Infine, per far sì che la verifica delle anti – gliadine sia il più possibile precisa è necessario fare molta attenzione all’alimentazione. Nutrirsi di cibi esclusi ai celiaci è possibile ma è importante non abusarne. Se si preferisce si possono anche eliminare del tutto e reintrodurli moderatamente circa 14 giorni prima dell’esame fissato.