Bicarbonati alti, bassi e valori normali

Il sangue non si occupa solo di trasportare l’ossigeno all’interno dell’organismo ma anche il bicarbonato, riscontrabile nell’analisi dell’anidride carbonica totale o esame della bicarbonatemia. Anche per questa sostanza vi sono dei quantitativi standard che garantiscono il corretto funzionamento e l’equilibrio elettrolitico generale dell’organismo.

Bicarbonati alti

Se si ha un quantitativo insufficiente di bicarbonato nel sangue (Ipobicarbonatemia) il paziente può soffrire di sintomatologie e patologie come l’acidosi metabolica o la chetoacidosi diabetica, la dissenteria, diverse disfunzioni legate ai reni e il morbo di Addison. Al contrario un elevato tasso di bicarbonato (iperbicarbonatemia) circolante nell’organismo può causare l’alcalosi metabolica, vomito e patologie che vanno ad intaccare il corretto funzionamento dell’apparato respiratorio. A questa situazione, inoltre, sono associate le sindromi di Conn e di Cushing.

Prima di sottoporsi al test che analizza l’anidride carbonica totale e la concentrazione di bicarbonato nel liquido ematico è bene tener presente che i risultati finali possono essere alterati dalle sostanze contenute in medicinali anche comuni come i diuretici e quelli a base di cortisone e derivati. Questo per quanto riguarda solo il bicarbonato, per quanto riguarda l’anidride carbonica, la sua concentrazione può essere manipolata da farmaci contenenti meticillina, nitrofurantoina o triamterene.

Alla verifica del bicarbonato e dell’anidride carbonica si affiancano altri esami importanti (emogas o emogasanalisi) per definire un quadro elettrolitico completo, per monitorare patologie che intaccano le funzioni del fegato o influiscono sulla pressione arteriosa e, naturalmente, per valutare il grado di efficacia delle loro specifiche cure mediche. Oltre ai sintomi collegati allo scompenso di bicarbonato e di anidride carbonica nel paziente (debolezza, mancanza di lucidità mentale, vomito e dissenteria) l’esame può essere effettuato anche in caso di disidratazione o ritenzione idrica.

Non esiste un quantitativo standard delle sostanze trattate all’interno di questo post perché varia a seconda del sesso di appartenenza e dell’età. in generale, dalla maggiore età in su, i valori si aggirano sui 22 – 29 mmol/L per gli uomini mentre, per le donne, simili valori vengono raggiunti già a ridosso della pubertà. Infine, per questo tipo di esami ematici non è richiesto alcun accorgimento specifico da seguire.