Scovolino per denti: scopriamo qualcosa in più sui benefici di questo strumento

Quando si parla di igiene orale vengono subito in mente spazzolini e dentifrici. In seconda battuta magari subentrano collutorio e filo interdentale per i più attenti e scrupolosi. In questo articolo vogliamo parlare di un altro presidio di tipo dentistico spesso sottovalutato: lo scovolino.

Non tutti sono a conoscenza dei benefici che questo piccolo strumento, niente affatto invasivo, può apportare per la salute orale di tutti i giorni. Proviamo a capire meglio le sue caratteristiche in questo articolo: cos’è, come utilizzarlo correttamente e quali vantaggi può apportare alla nostra salute.

Se siete alla ricerca di consigli utili per l’igiene orale, questo articolo vi chiarirà alcuni dubbi. E’ necessario informarsi bene sulle caratteristiche dei prodotti, anche perché parliamo di una materia che ha un forte impatto dal punto di vista economico. Per questo motivo sempre più persone cercano informazioni dentisti in Croazia o in atre zone d’Europa.

Caratteristiche e utilizzo

Lavare i denti con una certa costanza, si sa, è alla base di una corretta igiene orale. Ma ci sono delle zone in cui lo spazzolino è impossibilitato ad arrivare. Anche per questo, lo scovolino rappresenta una valida alternativa allo spazzolino o al filo interdentale. Il suo utilizzo è particolarmente indicato per rimuovere lo sporco presente negli interstizi dentali, nello specifico per rimuovere placca e tartaro tra dente e dente.

Il suo scopo è analogo a quello del filo interdentale, ma il suo utilizzo può essere considerato ancora più agevole. Bisogna inserire l’apposito spazzolino cilindrico sulla testina, dopodiché si deve posizionare lo scovolino nella fessura che separa i denti e farlo scorrere con un movimento orizzontale che deve essere leggero per non urtare le gengive.

Con il suo movimento (dall’alto verso il basso nell’arcata superiore e dal basso verso l’alto in quella inferiore), lo scovolino riesce ad eliminare la placca e allo stesso tempo a massaggiare morbidamente la gengiva. La pulizia va fatta con cura (bisogna passare almeno tre volte su ogni spazio interdentale) e con costanza per generare il beneficio desiderato, dopodiché è consigliabile l’utilizzo del colluttorio per sciacquare la bocca e dare nuovo vigore alle gengive combattendo l’alitosi e rinforzando lo smalto dentale.

Modalità d’uso e vantaggi

Come la tradizionale pulizia dei denti, anche l’utilizzo dello scovolino richiede molta costanza e precisione. Questo utile strumento andrebbe applicato almeno una volta al giorno (solitamente prima di andare a letto), in un lasso di tempo di circa quindici giorni. Inoltre bisogna prestare attenzione alla conservazione dello scovolino, cercando di cambiare la testina non appena dovesse risultare consumata.

L’utilizzo corretto di uno scovolino comporta tutta una serie di vantaggi assolutamente da non trascurare: grazie all’azione che svolge su placche e gengive, lo scovolino riesce a prevenire la formazione di placca e tartaro, oltre a ridurre sensibilmente l’insorgere di alcune infezioni. Carie, ascessi e gengiviti possono essere scongiurati grazie a delle contromisure serie e strutturate, che comprendono tra le altre cose anche l’utilizzo dello scovolino.

Controindicazioni per l’utilizzo dello scovolino

Lo scovolino, come altri strumenti, presenta delle situazioni in cui il suo utilizzo risulta sconsigliato. Questo avviene in particolari circostanze in cui l’azione interdentale potrebbe compromettere delle situazioni già difficili. E’ il caso ad esempio di chi soffre di malocclusione dentale; in questi casi l’utilizzo dello scovolino potrebbe portare a irritare le gengive in maniera quasi irreversibile.

Un’altra circostanza in cui è altamente sconsigliato l’utilizzo di uno scovolino è il periodo immediatamente successivo all’estrazione di un dente. Per circa una settimana infatti la bocca può presentare ancora gonfiore e arrossamento, e quindi può essere soggetta a potenziali infezioni che è meglio non “stimolare” con l’utilizzo di corpo esterno.