Caffè verde, i composti presenti
Sempre più spesso si legge sul web dei vantaggi dell’assunzione del caffè verde. Si tratta di normale caffè che non viene sottoposto a nessun tipo di trattamento. Niente torrefazione né altri interventi per un prodotto che appare molto differente dal caffè normale. E’ il colore il primo elemento di differenza tra il caffè verde ed il caffè normale. La colorazione verde è da ricondurre alla mancata torrefazione dei chicchi che si presentano come in natura; un elemento che costituisce una differenza davvero notevole rispetto al caffè normale. L’aspetto come anche il profumo e il sapore si differenziano rispetto alla bevanda che siamo abituati ad assumere.
Uno degli utilizzi ai quali viene destinato il caffè verde è per il potente effetto dimagrente che, secondo molti, caratterizzerebbe il prodotto. Una delle sostanze presenti nel caffè verde sono gli alcaloidi. Si tratta di una elemento che si presenta in una quantità maggiore nel caffè verde rispetto al classico. La tanto famigerata caffeina è l’alcaloide che si presenta in quantità maggiore nel caffè con una percentuale dell’1,0% fino al il 2,5%, una concentrazione che non cambia dal caffè normale a quello non trattato.
Nel caffè verde però si registrano quantità inferiori di teofillina, teobromina, paraxantina, metilliberina e liberina. Per quanto riguarda la presenza di teofillina è indispensabile notare come si riduca notevolmente con il processo di tostatura, già dopo un quarto d’ora e con una temperatura di 230° C. Anche le proteine sono notevolmente presenti nel caffè verde con una quantità che va dall’8% al 12%. Per quanto riguarda i carboidrati, essi comprendono una quota che sfiora la metà del peso dei chicchi di caffè verde. La presenza di lipidi nel caffè verde non è affatto trascurabile. Si tratta di acido linoleico, palmitico, oleico, stearico e trigliceridi. Da non sottovalutare anche l’acido fenolico ed i composti volatili come gli acidi grassi, aldeidi e pirazima responsabili del sapore amaro del caffè verde.