Dieta Plank, il mantenimento
Come è già stato accennato in altri post, la dieta Plank permette di perdere 9 chili in appena due settimane ma, trattandosi di uno stile alimentare iperproteico e, per questo molto sbilanciato, i risultati ottenuti fanno presto a scomparire se non si sa come non perdere il peso forma così faticosamente raggiunto.
In primo luogo, quando si opta per la dieta Plank è bene non seguire la tabella alimentare standard per un periodo che va oltre i 14 giorni. Date le sue caratteristiche infatti può apportare molto stress al metabolismo e compromettere la corretta funzionalità dei reni.
In generale, una volta seguita la dieta Plank il metabolismo dovrebbe aver subito un’inversione di rotta e lavorare più velocemente di prima. Per mantenerlo in questo “stato di grazia” è bene non reintrodurre in maniera incontrollata i carboidrati eliminati ma a piccole dosi. Solutamente si consigliano non più di 50 grammi di carboidrati da assumere un giorno sì e uno no.
Gli zuccheri sono assolutamente vietati da una dieta Plank, gli unici accettati sono quelli provenienti dalla frutta che, d’altronde, è presente in piccolissime dosi anche nella tabella alimentare prevista per le prime due settimane. Anche in questo caso la frutta va rintrodotta durante i pasti con parsimonia.
Come sempre, i dolci non vanno presi in considerazione. Al massimo si possono introdurre una volta a settimana, nel giorno scelto per concedersi un piccolo strappo alla regola e valutando molto bene se lasciarsi andare o meno alla tentazione.
Anche i cibi troppo grassi o salati non vanno contemplati tuttavia, per dare un po’ di sapore a pasta, carne o verdure cotte, è concesso un cucchiaio scarso di olio extravergine d’oliva e non dimenticare di svolgere una regolare attività fisica. Un’ultima cosa, l’apporto eccessivo di proteine deve essere bilanciato con una corretta idratazione e quindi è bene bere almeno un litro o due di acqua al giorno.