Usare correttamente un sollevatore per disabili
Un sollevatore per anziani e per disabili è un ausilio che oggi è disponibile per chiunque nel abbia bisogno. I prezzi non sono infatti così elevati e questo rende possibile a chiunque avere in casa questo tipo di accessorio, non più adibito esclusivamente per l’uso ospedaliero o delle case di cura. Per utilizzare correttamente un sollevatore per anziani è importante, prima di tutto, comprendere come funziona questo ausilio.
Tipi di sollevatore
Fino a qualche anno fa erano disponibili prevalentemente modelli di sollevatore manuale; tali apparecchiature richiedevano di utilizzare un certo sforzo fisico per la loro attivazione. Oggi sono molto diffusi anche i sollevatori per disabili con motore elettrico, l’utilizzatore deve utilizzare un singolo dito per avviarli, con il minimo sforzo. Alcuni disabili possono riuscire addirittura ad attivarli in autonomia, anche se conviene ricordare che, per l’utilizzo in totale sicurezza, è sempre necessario che sia presente una seconda persona.
Il funzionamento dei sollevatori
I sollevatori per disabili funzionano in un modo abbastanza semplice; si tratta in partica di piccoli “paranchi”, muniti di un gancio che si sospende sulla testa del soggetto da sollevare; al gancio si collega un’imbragatura, che accoglie completamente e comodamente il corpo del soggetto, evitando di sottoporre a pressione solo alcuni distretti del corpo. Avviando il motore elettrico, o la parte meccanica dell’ausilio, si riesce a sollevare il soggetto di vari centimetri. Il paranco è poi munito di struttura di sostegno con ruote, che permette di spostare il disabile ovunque si voglia, anche per vari metri. Dopo aver raggiunto la sedia a rotelle, o qualsiasi altro sostegno adatto, si riattiva il motore per posare il soggetto.
L’utilizzo del sollevatore
Chiunque abbia una disabilità fisica grave comprende quale sia la comodità di avere un sollevatore in casa. Anche se molte persone sono in grado di alzare e spostare un disabile, questo tipo di attività non solo logora chi la svolge, ma per il disabile è fonte di disagio. Trovarsi nella situazioni in cui per spostarsi è necessario che qualcuno ci prenda in braccio non è mai piacevole, perché ci fa sentire inermi. Avere un sollevatore quindi non solo “solleva” i parenti o il personale sanitario dal peso effettivo dello spostamento di un disabile “a braccia”, ma anche il disabile stesso, che non si sente più costretto a far faticare qualcuno quando lui si deve spostare. In questo modo non solo le operazioni diventano più facili, ma si rende possibile anche svolgerle più spesso, visto che sono prive di qualsiasi tipo di fatica o peso.