Artrosi: come riconoscere i sintomi e scoprirne le cause
L’artrosi è una malattia cronica che si manifesta sempre a carico delle articolazioni: per questo motivo, viene anche definita artropatia. Si tratta di una malattia degenerativa, che comporta un deterioramento continuo della cartilagine articolare; questa viene sostituita da tessuto osseo, provocando forte dolore e funzionalità della zona.
Di solito, le articolazioni che vengono colpite maggiormente sono la colonna vertebrale, l’anca, il ginocchio, le mani e le dita. Si tratta probabilmente della malattia reumatica più diffusa e nota. I rischi di riscontrare l’artrosi aumentano se si va avanti con l’età. Ma vediamo nel dettaglio.
Artrosi: come riconoscere i sintomi
L’artrosi sorge, nella maggior parte dei casi, gradualmente. La sua intensità può aumentare a seconda della fase in cui si trova. Il principale campanello d’allarme è senza dubbio il dolore: questo si può palesare inizialmente solo dopo uno sforzo, ma successivamente può arrivare a comparire anche a riposo. Una delle caratteristiche essenziali dell’artrosi è il fatto che si possa palesare anche in base a cambiamenti meteorologici. Riassumiamo di seguito i sintomi:
- rigidità;
- tumefazione periferica (a causa di osteofiti);
- deformità;
- lussazioni;
- stanchezza e febbre;
- limitazione funzionale e a livello muscolare.
Ovviamente questi sintomi possono variare drasticamente a seconda della zona colpita. Per esempio, se viene colpita la zona cervicale, questa si può manifestare come mal di schiena (lombalgia). All’anca, invece, si manifesta con una rigidità articolare che ne limita i movimenti.
La diagnosi precisa può avvenire solo e soltanto con una visita medica. Rivolgersi ad uno specialista è la prima mossa utile per comprendere il da farsi. Generalmente viene effettuata una radiografia, per determinare il tipo e lo stadio di artrosi, nonché i danni già arrecati dalla patologia. Successivamente si può agire con una risonanza magnetica. Non è da escludere la possibilità della prescrizione di esami del sangue, per escludere eventuali altre patologie.
Cura e cause
Sono diversi i fattori che possono portare a questa patologia. In realtà, la scienza non è riuscita ancora a fare totalmente chiarezza su questi. Si tende ad includere fattori che comportano una mutazione del tessuto cartilagineo. Si può parlare di artrosi primaria, quando insorge senza una motivazione precisa (almeno apparentemente) e colpisce un’articolazione sana; per artrosi secondaria ci si riferisce invece a diversi motivi, quali l’età, fattori meccanici (come traumi, fratture e malformazioni); fattori genetici e sovrappeso e patologie metaboliche.
Per quanto riguarda cura e rimedi, in realtà non esista una cura definitiva. Possono aiutare alcuni farmaci specifici, i quali riducono il dolore e aiutano a riprendere una certa mobilità delle articolazioni: tra questi troviamo il Normast 600, il quale agisce sui processi infiammatori. D’altronde, è formato da Palmitoiletanolamide (PEA), una molecola che agisce contro patologie croniche in maniera molto più efficace di altri trattamenti analgesici.
Questa è composta da un’ammide endogeno di un acido grasso saturo, che viene prodotto naturalmente dal nostro corpo ed è presente in alcuni alimenti: ovviamente, nei cibi è presente in maniera molto meno significativa. La sua azione cinetica permette di inibire il rilascio di mediatori pro-infiammatori delle cellule immunitarie.