Patate viole, il tubero dalle incredibili qualità
Mai sentito parlare delle patate viola? E’ un’antica qualità di patata proveniente dal Perù che ha come caratteristica sia la buccia che la polpa di un colore viola intenso. Vantano preziose proprietà nutrizionali, sono ricche di antiossidanti, ne contengono addirittura più dei mirtilli, da tempo considerati i pionieri dell’anti-invecchiamento. Ma cosa rende questo tipo di patate una fonte preziosa per la nostra salute? Merito di sostanze in esse contenute, ovvero le antocianine. Si tratta di pigmenti vegetali che danno vita ad un colore intenso e proteggono sia dall’invecchiamento che dal cancro.
La patata vitelotte appartiene alla famiglia delle Solanum, di piccola dimensione, presenta una forma oblunga ed è grumosa. La polpa interna viola è molto appiccicosa ed ha un profumo simile alla nocciola, il suo sapore ricorda molto la castagna.
Questi sorprendenti tuberi si prestano a tante preparazioni, specialmente se si vuole ottenere quel tocco originale e di grande effetto che conquisterà facilmente i vostri commensali. Per cucinarle, è consigliabile sbucciare sempre le patate viola, essendo la loro buccia molto dura. Evitate la cottura al vapore, altrimenti otterrete una polpa piuttosto farinosa. Per ottenere la stessa consistenza delle patate classiche, unite le vitelotte ad altre patate. Seguiti questi piccoli consigli, potete sbizzarrirvi a prepararle come più vi piace: lesse, in purea o fritte.
Potete trovare le patate vitelotte nei negozi specializzati o in supermercati e negozi di ortofrutta ben forniti. Il loro costo è piuttosto elevato, non essendo facilmente coltivate sia per la scarsa resa e per il relativo misero guadagno del produttore, sia per il rifiuto dell’acquirente che giudica questi tuberi dall’aspetto assolutamente non “convenzionale”. Queste varietà possono trovarsi facilmente nelle coltivazioni di orti familiari o piccoli produttori.
In Francia, invece, vengono messe in commercio anche come patatine in busta, pronte da sgranocchiare in ogni occasione. E voi, le provereste?