Corretta igiene orale e alitosi: cosa bisogna sapere

Quando la saliva non basta a ripulire i denti e a limitare l’emissione di odori sgradevoli, probabilmente si soffre di alitosi. L’alitosi è una condizione che, a parte i casi in cui sorge come conseguenza di malattie particolari, è determinata da una cattiva igiene orale. È infatti il ristagno interdentale dei residui alimentari a causare l’alitosi, specie quando si sono ingeriti cibi particolarmente “forti” quali l’aglio o la cipolla. Bere molto può essere una soluzione, perché, come la saliva, l’acqua aiuta a spazzare via i residui di cibo e scoraggia la secchezza delle fauci (anch’essa tra le cause dell’alitosi), ma non può prescindere da un’accurata pulizia dentale.

Corretta igiene orale

Attribuire la propria alitosi adacidità di stomaco o digestioni difficili è errato, perché la valvola denominata ‘cardias’ permette il passaggio del cibo verso lo stomaco e impedisce il reflusso dei succhi gastrici verso l’esofago. Si può invece imputare l’alitosi a casi di eruttazione frequente, vomito e reflusso gastroesofageo, che permettono la risalita di materiale acido nell’esofago.In questi casi ci si può servire di farmaci antiacidi che agiscono da protettori della mucosa gastrica.

Le carie, le infezioni rino-faringee, alcune malattie polmonario patologie epatiche,la chetoacidosi diabetica o l’assunzione di antibiotici possono essere causa di alitosi. Ma escluse tutte le patologie sopraelencate, l’unico rimedio all’alitosi è il rispetto di semplici norme igieniche, accompagnato da risciacqui o gargarismi con oli essenziali di menta, prezzemolo, finocchio, rosmarino, coriandolo ed eucalipto mischiati ad acqua.

Gli esperti del blog http://www.salutarmente.it/ raccomandano dunque di lavare i denti almeno tre volte al giorno (in corrispondenza dei pasti principali) con spazzolino, dentifricio e collutorio, di cui almeno una con il filo interdentale. Lo spazzolino da prediligere è quello elettrico dalle setole artificiali, che verrà sostituito ogni due o tre mesi. Bisogna inoltre utilizzarlo alternando al movimento orizzontale quello verticale, senza troppa forza per prevenire i danni alle gengive. È bene, inoltre, ricordarsi di fare lo stesso anche nella parte interna, che spesso viene trascurata, con la conseguente insorgenza di placca.

Altro alleato contro l’alitosi è il puliscilingua, che va strofinato e fatto scorrere avanti indietro per circa un minuto concentrandosi nella parte posteriore della lingua (tirandola fuori il più possibile e facendo attenzione a non favorire casi di rigetto), quella in cui si accumulano maggiormente residui di cibo e batteri.

Affidarsi ai consigli del proprio dentista di fiducia, inoltre, è certamente efficace, perché egli potrà controllare di persona la situazione della cavità orale ed individuare criticità e rimedi più efficienti da attuare.