La dispepsia: cos’è e come si cura

Come riconoscere ed evitare l’attacco di questa malattia

Se in passato o di recente avete provato una forte sensazione di bruciore allo stomaco, potrebbe essere stato un attacco di dispepsia. In quest’articolo faremo cercheremo di scoprire cos’è e come si cura quella che potrebbe diventare una vera e propria malattia dell’apparato digerente aiutandoci a capirne di più grazie agli esperti di Sapere Salute e a questo focus sulla dispepsia.

dispepsia

La dispepsia è strettamente legata alla funzione digestiva dello stomaco e potremmo sintetizzarla come una difficoltà da parte di quest’ultimo nello scomporre e assimilare i cibi che introduciamo quotidianamente. Questa difficoltà si manifesta in modo più evidente in età adulta e poco dopo i pasti. È caratterizzata da un forte bruciore o dolore localizzato, solitamente nella zona compresa fra le costole e l’ombelico; ma anche da eruttazioni, flatulenze, rumori intestinali e, nei casi più gravi, nausea, vomito e diarrea. Infine, sintomo di dispepsia può essere anche l’alitosi, ovvero l’alito cattivo. In questo caso l’odore è causato da un ristagno di cibo parzialmente digerito nello stomaco e dal risalire del suo odore verso le vie respiratorie.

Generalmente a causare la maggior parte di queste sgradevoli sensazioni è un eccesso di secrezione di succhi gastrici o una minore mobilità dello stomaco (con conseguente ristagno dei succhi).

I fattori che provocano questa alterazione sono diversi e vanno da quelli funzionali, a quelli legati a stili di vita sbagliati. Mangiare troppo in fretta e senza un’adeguata masticazione, ad esempio, produce come effetto l’aumento dell’aria presente nello stomaco e una conseguente difficoltà di digestione. Allo stesso modo, pasti troppo ricchi di grassi, abbuffate, vita sedentaria, uso eccessivo di alcol e caffè, provocano come effetto il malfunzionamento dell’apparato digerente.

In questo caso, il rimedio alla dispepsia sta tutto nel porre maggiore cura alla propria dieta, eliminando i cibi che notoriamente appesantiscono l’organismo (come i fritti e i salumi), ma anche evitando di bere qualcosa di troppo caldo o di troppo freddo. Masticando più lentamente, evitando gli eccessi, mangiando a orari fissi e in modo regolare, evitando di fare attività fisica o di sdraiarsi subito dopo aver mangiato.

Anche chi sta attento alla propria alimentazione ma fa uso eccessivo di nicotina può sperimentare la dispepsia in quanto la nicotina ha la capacità di aumentare la produzione di acido nello stomaco e di ridurre quella delle sostanze utili, ovvero di quelle che proteggono in modo naturale ed efficace le pareti dello stomaco dall’effetto corrosivo dei succhi gastrici. In questo caso il consiglio è quello di smettere o di ridurre il consumo di sigarette e di introdurre nella propria routine dello sport, che può consistere anche in una passeggiata di 30-40 minuti al giorno.

Altre cause piuttosto comuni di dispepsia sono l’assunzione prolungata di farmaci antinfiammatori non steroidei, conosciuti con il nome di Fans, e l’helicobacter pylori. Si tratta di un batterio molto nocivo per il nostro organismo e completamente immune all’azione corrosiva dei succhi gastrici. Una volta insediatosi nella mucosa dello stomaco, è in grado di aggredirla e di provocare seri danni, come le ulcere e le gastriti.

In questo caso esiste una specifica terapia farmacologica, che potrete approfondire con il vostro medico, atta a eliminare completamente questo batterio dall’organismo. Infine, a provocare la dispepsia potrebbe essere anche l’eccessivo stress al quale siamo a volte sottoposti. In questo caso vi consigliamo di sperimentare varie tecniche di rilassamento, fino a trovare quella che è realmente in grado di procurarvi un’evidente sensazione di benessere.

Tuttavia, nel caso il forte bruciore allo stomaco dovesse protrarsi oltre i 10 giorni, diventare sempre più acuto e causarvi effetti collaterali come la perdita di peso e il vomito con tracce di sangue, è opportuno consultare immediatamente il medico, quello di base o uno specializzato in gastroenterologia. Sarà lui a illustrarvi quali sono i farmaci o i rimedi naturali più adatti per risolvere il vostro specifico problema.