Proprietà dell’agrimonia

Le proprietà dell’agrimonia sono innumerevoli e nella sua pianta sono contenuti moltissimi elementi. Ad esempio nelle sue sommità sono contenuti i triterpeni, altrimenti detto anche acido ursolico, i tannini e i flavonoidi. Tra le vitamine l’agrimonia annovera le vitamine C, K, B1; tra gli acidi, l’acido citrico e quello ascorbico, conferiscono all’agrimonia la presenza di moltissima vitamina C.

Proprietà dell'agrimonia

Per la presenza dell’eupatorina nelle piccole fioriture, l’agrimonia è contemplata per la sua potente funzionalità del sistema epatico. Infatti fin dai tempi antichi questa pianta era particolarmente stimata per le sue funzionalità di depurazione dei reni e del fegato, ed era ampiamente impiegata per curare le malattie del fegato, come ad esempio le cirrosi. Sempre per quanto riguarda i fiori dell’agrimonia essi hanno la facoltà di secernere la bile, grazie alla presenza della colagoga, che oltre a secernere la bile propria dell’azione coleretica, permette anche la sua stessa espulsione.

Per chi soffre di diabete l’agrimonia è particolarmente consigliata dal momento che è in grado di ridurre la glicemia. Da notare assolutamente che questa pianta è adatta ai pazienti che hanno disturbi lievi di diabete, infatti non ha la facoltà di ridurre la glicemia nei casi più gravi di diabete, per l’assenza di azioni insuliniche.


L’agrimonia è contemplata anche per l’uso esterno come ad esempio per la sua azione cicatrizzante e antinfiammatorio, per la presenza di triterpeni come si ricordava all’inizio e anche per la presenza tanninica. L’acido ursolico invece rende l’agrimonia particolarmente consigliata per l’azione antistamica e antipruriginosa. L’acido ursolico infatti ha la facoltà di avere un’azione paragonabile a quella del cortisone.

Per le facoltà astringenti l’agrimonia infine può essere utilizzata per quanto riguarda la congiuntivite, oppure mal di gola, tendiniti e faringiti. Per quanto riguarda l’uso interno può essere usata per l’effetto astringente per chi soffre di diarrea. Particolarmente sconsigliata invece è in fase di gravidanza.