PSA libero e ratio: tumore alla prostata?
Il PSA libero o free con conseguente rapporto (ratio) è un altro tipo di analisi che interessa sempre l’Antigene Prostatico Specifico del quale si è già precedentemente parlato. Secondo l’età, i valori dell’antigene cambiano e, nello specifico, negli uomini di un’età compresa tra i 50 e i 60 anni il rapporto del PSA libero risulta, per il 49% dei pazienti esaminati di 0.10. Percentuale che si alza tra gli over 60 (57%) e gli over 70 (64%).
Come è stato accennato, il PSA è una proteina che ha il compito di nutrire e favorire i movimenti degli spermatozoi ma la sua analisi avviene nel momento stesso in cui l’antigene non si lega alle proteine atte alla sua diffusione. Se aumenta solo il PSA free è molto probabile che si ha a che fare con un’ipertrofia prostatica mentre un aumento del PSA legato potrebbe invece determinare una patologia tumorale della prostata. Nella ratio, è quest’ultimo valore che viene preso in considerazione durante i test di verifica.
Il rapporto vigente tra il PSA libero e il PSA totale è considerato normale quando è inferiore a 4 ma se esso supera tale valore fino ad arrivare a 10 allora il rischio di aver contratto un cancro alla prostata è molto alto. In parole povere, i risultati delle analisi si dividono in due categorie fondamentali; nel rapporto PSA libero/totale una bassissima percentuale dei valori indica il tumore, al contrario, se risulta molto alta allora la diagnosi si dirigerà verso l’ipertrofia prostatica.
Come per il PSA totale sono stati segnalati anche i fattori che possono influenzare le risposte mediche finali come la masturbazione che causa un naturale innalzamento dei valori di PSA. In questa sede, tuttavia, va rassicurato il paziente che i valori tornano ad equilibrarsi secondo gli standard riconosciuto nelle sei ore successive all’atto. Per questo, prima di sottoporsi alla verifica, è importante non svolgere alcuna attività sessuale (l’innalzamento dell’antigene avviene nel momento dell’eiaculazione) o attività sportive come il ciclismo nei due giorni che precedono la visita.
Il test per valutare i quantitativi effettivi dell’Antigene Prostatico Specifico, libero o totale che sia, vengono eseguiti su un campione ematico che andrà prelevato prima di eventuali esami aggiuntivi che interessano l’area nella quale si colloca la ghiandola prostatica. Ovvero, il prelievo ematico verrà fatto sempre prima di un esame rettale o di una ben più specifica biopsia prostatica.