Sangue nelle feci
Se vi sono polipi nell’intestino e nel retto è molto probabile riscontrare tracce di liquido ematico all’interno delle feci e, non essendo individuabili con un’osservazione superficiale, possono essere rilevate tramite un test specifico denominato esame del sangue occulto. I polipi nell’intestino si possono formare una volta raggiunta l’andropausa per gli uomini o la menopausa per le donne e, presi per tempo, sono curabili. Tuttavia è bene fare intenzione poiché possono tramutarsi in forme particolarmente aggressive di cancro al colon e al retto.
In generale, quando si deve eseguire l’esame del sangue occulto, i ricercatori analizzano campioni di feci raccolti in tre momenti differenti distribuiti nell’arco delle 24 ore ma possono esistere anche delle procedure alternative a riguardo. Se il test risulta positivo allora il medico procederà a richiedere ulteriori visite e verifiche tra cui la sigmoidoscopia e la colonscopia. Oltre ai polipi, la presenza di liquido ematico nelle feci potrebbe essere dovuta anche a infiammazioni lungo l’apparato digerente, alla formazione delle emorroidi o di diverticoli, all’ulcera peptica e a cancri a colon e retto.
Se si soffre di gengiviti, si è in fase mestruale, se si assumono medicinali come l’aspirina o l’ibuprofene o se si ha uno stile alimentare dove predomina il consumo di carne rossa e di integratori o cibi ricchissimi di vitamina C è il caso di non sottoporsi all’esame del sangue occulto perché i risultati finali potrebbero risultare non affidabili. Infine, l’esame del sangue occulto non è un tipo di analisi che viene richiesto solo in condizioni particolari. In ambito medico costituisce una prassi comune e non ha valore determinante nel stilare una diagnosi incontrovertibile. In questo caso, di accorgimenti prima di sottoporsi al test ce ne sono diversi. In primo luogo le feci non devono essere contaminate da urine o flusso mestruale e, in secondo luogo, vanno evitati i farmaci e gli alimenti sopra descritti.