Procalcitonina (PCT) alta, bassa e valori normali
Il PCT, sigla di Procalcitonina, è un ormone prodotto dalla tiroide che circola nel sangue in una percentuale molto ridotta. Di solito non dovrebbe superare il 0.15 ng/ml, a prescindere dall’età del soggetto.
Quando nell’organismo è in corso un’infezione particolarmente grave ed estesa, il livello di PCT aumenta di conseguenza. Un aumento che può essere anche determinato quando è necessario operare il paziente o se a quest’ultimo sono stati diagnosticati problemi circolatori che lo mettono a rischio di arresto cardiaco. Quando si analizza il quantitativo di PCT nell’organismo, i medici prenderanno in considerazione anche il suo ormone equivalente, la calcitonina. Malgrado questa comunanza, l’esame del PCT non è da confondere con quello riguardante la calcitonina.
In generale, i valori bassi di Procalcitonina non segnalano patologie di sorta in un soggetto in condizioni di salute ottimali ma, se la persona ha una qualche patologia, una percentuale eccessivamente bassa di PCT non va sottovalutata perché indicare un peggioramento dello stato di malessere. Se la Procalcitonina che circola nel sangue va dai 0.15 ng/ml ai 2 ng/ml non la si considera come eccessiva. Tuttavia anche le cause di tale anomalia verranno scrupolosamente indagate dal medico di competenza. È più grave, invece, se la PCT supera i 2 ng/ml poiché segnalerebbe non solo le complicazioni o le infezioni precedentemente indicate, ma anche possibili carcinomi, disfunzioni del fegato o di più organi, peritonite e polmonite.
Solitamente il test del PCT viene consigliato quando la persona presenta sintomi quali innalzamento della temperatura corporea, senso di vomito, difficoltà respiratorie e nella minzione e acceleramento del battito cardiaco. Malgrado ciò, l’analisi non va considerata come dato fondamentale per stilare una diagnosi certa poiché è preposta a tenere sotto controllo i risultati della cura prescritta. in generale, l’esame della Procalcitonina non richiede alcun accorgimento specifico da seguire e quindi non è necessario presentarsi a stomaco vuoto.