Allergie: quanto incidono sulla nostra salute e il nostro benessere
Primavera e allergie, quando la salute è in pericolo
In primavera, quando si parla di salute e benessere è praticamente impossibile non menzionare le allergie, annoso problema che riguarda una parte sempre maggiore della popolazione, soprattutto quella più giovane e i bambini.
Tra questi ultimi, moltissimi devono fare periodicamente i conti con l’asma e la rinite allergica, oltre che con un crescente numero di intolleranze e allergie alimentari. Dal punto di vista strettamente tecnico, nel linguaggio medico l’allergia viene definita come una “induzione di una risposta immunitaria anomala in seguito al contatto con una sostanza esterna”.
In altre parole, si tratta di un meccanismo di difesa attivato dall’organismo in risposta al contatto con sostanze che vengono percepite come pericolose, anche se in realtà sono del tutto innocue per un corpo in perfetta salute.
Il peggioramento della qualità della vita
Le allergie minano non tanto la salute quanto il benessere dell’individuo che ne soffre poiché, pur non causando veri e propri danni all’organismo, influiscono però pesantemente sulla qualità della vita del malato, peggiorandola in misura maggiore o minore a seconda della gravità dell’allergia.
I sintomi di questa condizione, infatti, sono senza dubbio tra i più fastidiosi: pruriti insopportabili, raffreddore così detto “da fieno”, asma, impossibilità di respirare correttamente, bruciori, eczemi e eritemi sono solo alcune delle problematiche di salute che chi soffre di allergia si trova a dover affrontare periodicamente.
Una risposta anomala del sistema immunitario
Come già accennato, nello scatenarsi delle allergie è coinvolto il sistema immunitario, la cui risposta eccessiva e ingiustificata è alla base di una sintomatologia che varia da soggetto a soggetto.
Non a caso, molti medici e scienziati fanno risalire le cause primarie delle allergie a un sistema immunitario poco allenato, che cioè durante l’età infantile non è stato stimolato a sufficienza. In base a questa teoria, non è certo un caso le allergie un tempo erano poco diffuse, mentre ai giorni nostri è raro trovare qualcuno che non ne soffra; e più si va avanti, peggio è, visto che i primi a soffrirne sono proprio i bambini.
Se infatti un tempo l’igiene era scarso e la vita di strada o nelle campagne metteva a dura prova fin da subito il sistema immunitario dei bambini, che così avevano modo di sviluppare appositi anticorpi, oggi la maggior parte dei bambini vengono cresciuti secondo standard di pulizia e igienici estremamente elevati, in ambienti quasi asettici. Ovviamente ciò non è un male, ma è fuor di dubbio che le occasioni per sviluppare nuovi anticorpi sono limitate.
La sintomatologia e il rischio di shock anafilattico
È facile comprendere dunque perché recenti ricerche sottolineano come invece bambini che crescono a stretto contatto con animali domestici, cani o gatti che siano, presentano un rischio ridotto di sviluppare allergie. I tessuti che più di altri vengono coinvolti nelle allergie sono le mucose nasali, i bronchi, i tessuti cutanei e gli occhi.
I sintomi legati alle allergie possono essere molto lievi (in alcuni casi non c’è neanche bisogno di intervenire con i medicinali appositi, ovvero gli antistaminici) oppure decisamente gravi, così gravi da mettere in pericolo la salute: nei casi di violento shock anafilattico, infatti, se non si interviene tempestivamente portando il malato al più vicino pronto soccorso, si rischia addirittura la vita.