I rischi della Dieta vegana
La dieta vegana comporta diversi benefici non solo per la salute ma anche a livello etico perché si impegna, come è stato ribadito più volte, a salvaguardare gli animali dagli allevamenti intensivi e a non privare loro della vita. Ancora, la dieta vegana e i suoi alimenti ricorrenti permettono di assorbire quelle sostanze presenti nelle carni e a rallentare il processo d’invecchiamento, evitando il rischio della formazione di cancri e tumori e, inoltre, mantiene funzionanti e in perfetta salute l’apparato cardiovascolare e quello respiratorio.
Tuttavia c’è un ma, se la dieta vegana non è seguita e concordata con un nutrizionista esperto e non è correttamente bilanciata potrebbe portare gli effetti contrari. In generale va ricordato che un’alimentazione ricca di verdure porta all’organismo un maggiore quantitativo di fibre. Un eccesso di fibre infatti potrebbe intaccare il corretto funzionamento del metabolismo e i rischio di contrarre altre patologie e, principalmente, favorirebbe l’insorgere di varie tipologie di anemie. Questo non vuol dire che la dieta vegana è rischiosa. Semplicemente è importante ricordare che l’importanza della moderazione in ogni stile alimentare che si rispetti e di bilanciare bene i cibi scelti.
Dato che nella dieta vegana si escludono carni e derivati animali, le proprietà presenti in esse vanno compensate con alternative vegetali similari e, in determinati casi, è possibile utilizzare degli integratori specifici. Sempre rigorosamente prescritti dal proprio medico di fiducia. Infine, la dieta vegana è considerata ottima per soggetti adulti mentre per persone in età avanzata o ancora in fase di sviluppo e donne in stato interessante è meglio non seguirla con cognizione di causa. Questo perché se per certi versi gli alimenti vegani sono ricchi di diverse sostanze nutritive per altri sono carenti di omega 3 (presente in alti quantitativi nel pesce) e di calcio, zinco e ferro (ricavabili solitamente dai cibi esclusi quali carne rossa e derivati).