Cosa mangiare a Roma
Roma è la città eterna non solo per via della sua storia, narrata dal vasto e vario centro storico, che la rende un luogo da visitare almeno una volta nella vita, ma lo è anche grazie alla sua cucina che è ormai tradizione. Non si tratta di piatti conosciuti solo in una certa area della regione, sono piatti famosi e amati in tutta Italia ed imitati in gran parte del mondo, spesso con scarsi risultati.
I piatti più famosi
Il primo posto non può che appartenere alla famosissima Carbonara, la cui storia è sempre difficile da stabilire poiché il suo massimo successo è recente. Si pensa tuttavia che la sua nascita vada collocata nel Secondo dopoguerra, oppure che sia sempre esistita ma mai codificata prima di allora, ma qualunque sia la sua storia è innegabile il suo modo di deliziare il palato di milioni di persone.
In questa lista non può che esservi la buonissima cacio e pepe, si tratta infatti di un vero e proprio inno alla semplicità che richiede tre semplici ingredienti: pasta, meglio se fatta in casa, cacio e pepe. Tuttavia bisogna saper scegliere le giuste dosi ed avere una certa maestria nell’arte della mantecatura per questo non tutti sono bravi nel farla ed è per questo che sono nate, nel corso degli anni, diverse rivisitazioni che vedono, ad esempio, i ravioli ripieni o un risotto cremoso.
Antipasti sfiziosi
Un antipasto molto diffuso nei ristoranti romani sono i filetti fritti di Baccalà, si tratta di filetti avvolti da una pastella croccante e mai troppo inzuppata di olio con il risultato di un ottimo finger food di rara bontà che finisce per diventare come le ciliegie: uno tira l’altro. Roma, come ben si sa, non è sempre stata solo dei romani ma svariate popolazioni sono riuscite a dare il proprio contributo nell’arte, tanto quella figurativa quanto quella culinaria, un esempio di ciò sono i ‘’carciofi alla giudia’’ che nascono dall’incontro tra la cucina ebraica e quella romanesca.
I carciofi, introdotti intorno al XV secolo in Italia risultano ormai un elemento essenziale soprattutto nella cucina laziale; nello specifico, per la preparazione di questo piatto, è richiesta una certa manualità ma con la pratica ed un po’ di pazienza il risultato sarà assicurato. Tornito il carciofo e allargate le foglie, si immerge in olio bollente finché il cuore non è cotto e successivamente attraverso una fiamma più alta si rendono croccanti. Siamo di fronte ad una città a cui non manca nulla, perciò cosa aspetti? Clicca qui.