Sarcoidosi

L’articolo odierno lo dedicheremo nel capire cosa è la sarcoidosi, conosciuta anche con il nome di Besnier-Boeck-Schaumann. Detto questo, venendo immediatamente al sodo, la Sarcoidosi, per coloro che non ne fossero a conoscenza non è altro che una malattia idiopatica multisistemica che va ad interessare tutti i tessuti connettivi.

Sarcoidosi

Entrando nello specifico, la malattia di cui vi stiamo parlando colpisce prevalentemente tra i 20 anni e i 40 anni;  si presenta con degli specifici granulomi non necrotizzanti e non caseosi. Nella maggior parte delle volte, salvo casi rari, i granulomi vanno a formarsi a livello polmonare o eventualmente nei linfonodi locali, evidenziando però che la malattia può colpire qualsiasi organo presente nel corpo.

Diversi studi hanno dimostrato che la sarcoidosi sia causata sopratutto da una reazione immunitaria ad un’infezione oppure dalla presenza di un antigene che continua anche dopo l’infezione iniziale. Il più delle volte questa malattia con il passare delle settimane svanisce da sola, senza dover obbligatoriamente affidarsi al medico di base e in maniera particolare a dei farmaci appositi. Tuttavia, talvolta può colpire un soggetto per diversi mesi, diventando di conseguenza altamente pericolosa per la vita e di conseguenza bisogna per forza richiedere un trattamento adatto, il più delle volte si punta sui farmaci.

Il trattamento, però, non va a risolvere la malattia ma in un modo o l’altro riesce a ridurne di parecchio i sintomi. Nel 99% dei casi si fa affidamento a potenti anti-infiammatori, come la conosciutissima aspirina o l’ibuprofene. Nei casi in cui la malattia si sviluppa fino a diventare grave e pericolosa per la vita, si devono per forza prescrivere degli steroidi, il prednisolone in primis. In conclusione, sottolineiamo che la mortalità media risulta inferiore del 5% nei casi che non vengono trattati.