Caffè verde, gli effetti collaterali
Sono davvero pochi gli effetti indesiderati dell’assunzione del caffè verde. In alcuni individui può portare ad un senso di costipazione nell’intestino o anche di diarrea. Altre persone hanno registrato un aumento sensibile delle pressione arteriosa, conseguenza direttamente collegabile anche al caffè classico. Il caffè verde non comporta nessun tipo di conseguenza negativa all’organismo se il dosaggio assunto è quelli indicato.
La maggior parte degli effetti non desiderati sono vengono registrati con l’assunzione di caffè verde allo stato puro, cioè senza nessun tipo di additivo artificiale. Nel caso di aggiunte di prodotti industriali, le conseguenze possono essere davvero poco piacevoli. Si tratta di dolcificanti, aromi e particolari eccipienti. L’aumento della richiesta di caffè verde ha portato anche ad un crescita esponenziale di prodotti che di caffè verde ne contengono davvero poco come altri prodotti di fabbricazione industriale che possono risultare molto dannosi per l’organismo. Naturalmente è essenziale leggere attentamente gli ingredienti di ciò che si acquista.
La quantità di caffeina presente nel caffè verde non è di certo adatta per i bambini ai quali non va offerto, nemmeno in piccole quantità. Alcune persone, inoltre, possono essere allergiche alla pianta del caffè. Anche le donne in gravidanza o in fase di allattamento possono essere danneggiate dall’assunzione del caffè, soprattutto per il bambino che assume, attraverso la madre, ogni tipo di sostanza. E’ l’apparato cardiaco del piccolo ad essere messo in pericolo dalla caffeina che comporta ad una forte accelerazione della funzione del cuore che risulta ancora troppo debole per le pressioni improvvise. Il caffè verde non deve essere assunto da chi soffre di problemi all’intestino per la costipazione e la diarrea che comporta. Uno delle conseguenze di una eccessiva dose di caffè verde, ma anche del classico, è il consumo del calcio nelle ossa, per questo motivo non è proprio l’ideale anche per chi soffre di osteoporosi.