La cucina vegana per una vita salutare
La cucina vegana si propone di aprirvi al mondo della filosofia e dello stile di vita più rispettoso, ecosostenibile, trasversale e salutare in circolazione, a partire dalla scelta dei piatti in tavola. La cucina vegana è fondamentale per chi intende adottare uno stile di vita salutare e sano, rispettoso dell’ambiente che lo circonda ed impegnato nella lotta allo sfruttamento degli animali e delle risorse del pianeta Terra.
Il padre della cultura veg è stato l’inglese Donald Watson, che per primo ha coniato il neologismo VEGAN per designare chiunque boicottasse lo sfruttamento animale, e questo a partire dall’alimentazione. Nel 1944 Watson ha fondato la Vegan Society, dando il via a una vera e propria corrente di pensiero che oggi conta sempre più seguaci.
Col la cucina vegana impareremo ad essere vegani, il che non significa rinunciare, ma fare della cucina sana un atto creativo. Una cucina sana si sa, prevede la rinuncia a condotte alimentari dannose quali quelle proposte dalle grandi catene di cibo industriale, ricco di OGM, zuccheri raffinati, grassi idrogenati, a favore di alimenti rigorosamente bio, “puliti”, naturali, stagionali. Basterebbe provare per una settimana ad eliminare dalla propria tavola alimenti a base di carne e derivati, compreso il latte, e noteremmo una immediata sensazione di leggerezza.
SALUTE, FELICITA’ E LEGGEREZZA IN TAVOLA CON LA CUCINA VEGANA
Mangiare vegano significa scegliere di acquisire vitamine, sali minerali, grassi insaturi e monoinsaturi, proteine di origine vegetale, grazie alle verdure, ai legumi, ai cereali, alle alghe alimentari, alla frutta, agli ortaggi, alle spezie, alle bevande vegetali…
Imparare a preparare ricette vegane sarà certamente un divertimento, come suggerito da Domenico e Irina sul loro sito. Occorre usare la fantasia, la creatività. Ogni piatto sarà un trionfo di benessere e gusto. Sì, gusto. Perché non è vero che eliminare latte e derivate e carne significhi privarsi del gusto della buona cucina. In natura vi sono numerose alternative vegetali ugualmente gustose, ma soprattutto sane e cruelty-free.
A partire dalla colazione al post del latte e brioche si possono scegliere brioches vegane, biscotti vegani, fette biscottate di una grande varietà di farine e questi accompagnati da una vasta gamma di “latti” vegetali: latte di mandorle, latte di riso, latte di quinoa, latte d’avena, latte di soia…tutti dall’ottimo sapore e ricchi di sostanze nutritive per l’organismo, privi di grassi “cattivi”, dunque perfetti per chi ama mantenersi leggero, così come per chi ha problemi di digestione o di colon irritabile, colesterolo, diabete e così via.
A pranzo così come a cena si può mangiare un po’ tutto, pasta, pizza, mozzarelle a base di latte di riso, seitan, mopur, verdure, legumi e ortaggi. Per lo spuntino yogurt di soia, frutta secca, crackers di vario tipo (alla soia, alla quinoa, al grano saraceno…). Il corpo ringrazierà di certo, regalandoci subito un’immediata sensazione di benessere e leggerezza. Ringrazierà anche l’ecosistema. Più saranno gli aderenti alla cultura vegana più salveremo il mondo e gli animali.
Ridurremo l’inquinamento, eviteremo lo sfruttamento animale, riscopriremmo la bellezza di un contatto con la natura pulito, fondato sul rispetto dei cicli stagionali, sul trattamento degli animali tutt’altro che crudele, sulla ripresa delle vecchie tradizioni culinarie, quelle che prevedevano metodi di cottura lenti, a fiamma bassa. Il rispetto di se stessi parte dal rispetto del mondo in cui si vive e viceversa, il rispetto della comunità di appartenenza è strettamente connesso alla capacità di sapersi amare. Esser vegani è prima di tutto un atto d’amore. La cucina vegana è pedagogica. La cucina stessa è un atto d’amore e creatività. Se poi è vegana lo è ancor di più, proprio perché improntata a fare dell’alimentazione il primo tassello di una importante filosofia di vita, atta a instillare un nuovo dna ideologico.