Piorrea dentale: cos’è e come si cura
La piorrea, nota anche più comunemente con il termine parodontite, è una patologia legata a denti e gengive. Più specificamente succede che le ossa che sostengono i denti diventano infette ed infiammate, portando le gengive a sanguinare e riempirsi di pus. Di solito la causa principale è la formazione di colonie batteriche nelle gengive. La piorrea, a causa dell’infezione, provoca nella persona l’alito cattivo, le gengive vanno a ritirarsi, quindi a ridursi nella massa e, per finire se non viene trattata, i denti possono allentarsi e cadere.
Piorrea, tutte le cause e i sintomi
Le cause della piorrea sono tante e diverse, una delle principali, come già specificato, è un’infezione batterica del cavo orale. L’infezione può essere determinata da diversi fattori, come l’alimentazione: seguire una dieta povera di vitamine può enfatizzare il problema. Il problema si accentua anche in caso di fumo. Fumare in caso di gengive deboli può portare rapidamente alla formazione di batteri e, conseguentemente, di piorrea.
Forse molti non lo sanno, ma anche lo stuzzicadenti può portare non pochi disturbi a denti e gengive e condurre a infezioni anche importanti. Per quanto riguarda i sintomi, i primi che segnano la presenza di piorrea sono le gengive dolorose, sanguinanti e gonfie. Le gengive possono anche diventare piene di pus, cosa evidente anche ad occhio. La fase finale della piorrea, quando ormai tutti i segni e sintomi della piorrea si sono manifestati, conduce ad allentamento e caduta dei denti.
Piorrea: rimedi casalinghi
La piorrea può essere guarita in vari modi e con diversi metodi, ovviamente nei casi gravi ed avanzati bisogna sempre rivolgersi ad un medico specialista che saprà dare le giuste indicazioni. Ci sono diversi rimedi casalinghi che possono essere utilizzati per il trattamento di piorrea.
- Senape: uno dei primi metodi è quello da effettuare dopo il lavaggio dei denti: si prende del cotone idrofilo e lo si imbeve di olio di senape e sale, dopodiché si strofina sulle gengive.
- Limone: anche il limone ha il suo buon effetto, infatti del succo di limone usato come collutorio risulta essere ottimo contro l’emorragia da piorrea. Il limone è anche molto utile per il suo elevato contenuto di vitamina C che rafforza i denti e li aiuta a prevenire l’infiammazione delle gengive.
- Arancia: l’arancia, come il limone, è ricca di vitamina C che aiuta a mantenere i denti e le gengive sane. Buccia di arancia strofinata su denti e gengive è utile nel trattamento della piorrea.
- Olio di sesamo: anche l’olio di sesamo usato per fare gargarismi prima di andare a letto, aiuta a calmare il dolore.
- Carote e spinaci: il succo di carote e spinaci, mescolati insieme alla stessa quantità risultano efficaci contro il sanguinamento delle gengive.
- Cipolla: la cipolla sembra un rimedio un po’ drastico, ma le sue proprietà aiutano come pochi altri a combattere il sanguinamento delle gengive e la piorrea, infatti risulta essere un potente battericida. Se masticata cruda, per 5 minuti, uccide tutti i germi ed è un ottimo rimedio per la piorrea, lo stesso vale anche per la lattuga, masticata prima di ogni pasto.
Ci sono rimedi fitoterapici, come quello di avena, betulla, equiseto, aloe vera, echinacea e finocchio.
Cure farmacologiche contro la piorrea:
Oltre alle cure naturali, che risultano essere di grande aiuto soprattutto per i primi sintomi e anche per alleviare i sintomi principali, c’è la cura farmacologica. Vengono utilizzati dei battericidi, come alcuni farmaci appartenenti alla classe di penicilline, cefalosporine e tetracicline. I collutori da utilizzare possono essere diversi, ma indubbiamente, considerando la gravità dell’infezione da piorrea risulta essere tra i più efficaci quello a base di clorexidina.
Ci sono poi i rimedi chirurgici che vengono scelti sia all’inizio, all’insorgenza, per evitare gravi ed irreparabili danni, sia quando l’infezione è ormai in corso e si è in stato già avanzato, quindi occorre un rimedio forte ed efficace. La chirurgia prevede degli interventi che possono essere resettivi o rigenerativi. Un intervento resettivo consiste nel pulire radici e ossa da tessuti necrotizzati e se possibile si prevede un ri-modellamento dell’osso. L’intervento rigenerativo invece prevede la ricostruzione di ossa e gengiva prelevate dal palato.
L’obiettivo principale del trattamento è quello di controllare l’infezione, e, se possibile, fermarla. La strada per il recupero può richiedere diversi mesi, ecco alcuni suggerimenti:
Il primo passo è quello di realizzare un buon programma di igiene orale, ma nella maggior parte dei casi questo non sarà sufficiente. Fermare l’uso del tabacco contribuirà a migliorare le probabilità di un esito positivo.
Ricordate anche di fare la pulizia professionale dei denti dal dentista almeno ogni 6 mesi. Il dentista può raccomandare una pulizia profonda ed eventualmente l’uso di un apparecchio ortodontico trasparente Invisalign.