Quando il fumatore è donna
Ci si chiede spesso se tra il fumo e l’irregolarità del ciclo mestruale ci possa essere una connessione e quali conseguenze possano discenderne. La risposta non può che esser positiva. Il fenomeno dell’infertilità e quello delle patologie ad essa connesse è in preoccupante aumento, malgrado le numerose campagne di sensibilizzazione.
I danni da fumo
Pensare che il fumo provochi solo danni visibili, come l’insorgere del tumore al polmone, l’ingiallimento dei denti e l’invecchiamento della pelle è quanto di più sbagliato possa esserci. Esso, infatti, nei fumatori abituali, riduce di circa il 25% la probabilità di rimanere incinta, dando vita ad un circolo vizioso caratterizzato dalla diminuzione della produzione degli estrogeni, dall’irregolarità del ciclo mestruale e dalla riduzione dei livelli di progesterone; se si raggiunge lo stato di gravidanza allora aumenta il rischio di aborto. Il fumo danneggia gli ovuli invecchiandoli. E’ uno dei fattori che concorre nell’anticipare il sopraggiungere della menopausa amplificando i sintomi e aumentando sensibilmente i rischi di avvertire disturbi o contrarre patologie – precoci o tardive – strettamente collegate a quest’ultima.
Quando le ovaie terminano precocemente di espletare le loro naturali attività, oltre all’infertilità, si registrano fenomeni di: ansia, insonnia, alterazioni dell’umore, invecchiamento della pelle, calo del desiderio sessuale, secchezza vaginale e vampate di calore. Fra i disturbi e le patologie tardive connesse alla menopausa si caratterizzano: l’Alzheimer, le malattie cardiovascolari, i tumori, l’osteoporosi, la dislipidemia, l’incontinenza e l’ipertensione. Prima cosa da fare, in definitiva, in caso di ciclo mestruale irregolare, è quella di verificare se ci si trovi in uno stato di menopausa precoce, oltre che per l’ipotesi di un’eventuale concepimento, per i problemi che siffatta condizione potrebbero arrecare alla salute.
Smettere di fumare: benefici
Acclarato da studi scientifici è che chi rinuncia a fumare ci guadagna in termini di vita e salute. Un fumatore su due muore a causa del fumo. Egli assiste – in media – alla perdita di almeno quindici anni di vita. Cessare di fumare garantisce la riduzione o il venir meno delle patologie psico-fisiche e dei problemi estetici. La qualità della vita migliora, permettendo più soddisfacenti prestazioni fisico-sportive, sessuali e incrementando l’umore nei rapporti sociali.
Non da ultimo è il risparmio economico che ne deriva, sia in termini di spesa per l’acquisto di tabacchi e accessori (circa 2.000,00 € ogni anno), che per i costi relativi alle visite e agli accertamenti cui va incontro un fumatore rispetto a chi non fuma. Ma, a ben vedere, a beneficiarne sarebbero tutti: dal fumatore al nascituro, dal partner ai familiari, dai colleghi di lavoro agli amici e conoscenti ..fino all’ambiente circostante e alle future generazioni.