VES: alta, bassa e valori normali

In generale, per capire se all’interno dell’organismo si sta formando un’infiammazione viene eseguito un esame del sangue chiamato VES. La sigla VES indica la velocità di eritrosedimentazione, ovvero calcola il tempo che impiegano, nell’arco di 60 minuti, i globuli rossi a depositarsi sul fondo di una provetta graduata.

VES

Quando vi è un’infiammazione in atto, infatti, le cellule che compongono il liquido ematico sono gravate dal peso di sostanze estranee e, unendosi fra loro, di dirigono più velocemente verso il basso. Maggiore è il quantitativo di globuli rossi “appesantiti” e più estesa sarà l’infiammazione individuata.

Detto questo, la VES indica che c’è un problema nell’organismo ma non informa sulle possibili cause che l’hanno determinato. Per diagnosticare il motivo di tale malessere, alla velocità di eritrosedimentazione vengono affiancate altre analisi come il test della PCR (proteina C-reattiva). I valori della VES risultano alti quanto i globuli rossi depositati superano i 100 mm/h ed è probabile che indichi stati infettivi detti vasculite, setticemia, iperfibrinogenemia e altri.

Prima di effettuare la VES è bene effettuare altre analisi per escludere nel paziente eventuali anemie, disfunzioni renali o un alto indice di colesterolo nell’organismo. Per quanto riguarda le donne, anche il fatto di essere in stato interessante potrebbe influenzare l’esito finale e in generale, è di norma avvisare se si sta seguendo una qualsiasi cura che implichi l’uso di medicinali.

Nelle righe precedenti è stato accennato qualcosa riguardo al PCR o proteina C-reattiva. Tramite questa analisi è possibile avere qualche informazione in più sulle possibili motivazioni che hanno causato l’infiammazione riscontrata. Oltre al PCR ci sono altri esami molto più approfonditi rispetto alla VES che, attualmente, continua ad essere richiesta perché più veloce da eseguire oltre che meno dispendiosa. Malgrado ciò, il calcolo tramite VES viene praticato con meno frequenza rispetto agli anni passati. Per calcolare la velocità di eritrosedimentazione non è richiesto che il paziente si presenti a stomaco vuoto.