Volume corpuscolare medio (MCV) alto, basso e valori normali

Con MVC o volume corpuscolare medio si intendono le analisi che vengono fatte tramite emocromo e per capire il livello di salute degli eritrociti o globuli rossi. Come per l’MPV dedicato al volume delle piastrine, l’MVC si concentra principalmente sul volume dei globuli rossi e viene calcolato in rapporto all’ematocrito e moltiplicato per 1000.

Volume corpuscolare medio (MCV)

Con macrocitosi, macrocitosi e normocitosi si identificano, rispettivamente il volume eccessivo, insufficiente o normale degli eritrociti analizzati e il risultato dell’MVC viene espresso con l’unità di misura femtolitri. Tra gli indicatori dei globuli rossi va ricordata anche l’emoglobina corpuscolare media, sintetizzata con la sigla MCH.

Nello specifico, il volume corpuscolare medio (MVC) viene calcolato per capire con quale tipo di anemia si ha a che fare. Fondamentalmente esistono due classi principali di anemia, quella ipoproliferativa, causata da un abbassamento della presenza di eritrociti nel sistema circolatorio e quella emolitica che prevede un aumento anomalo dei globuli rossi.

Alla classe dell’anemia ipoproliferativa appartengono l’anemia dovuta ad un insufficiente apporto di ferro nell’organismo, l’anemia di carattere ereditario, l’anemia sideroblastica, avvelenamento da piombo e la talassemia. Alla classe dell’anemia emolitica, invece, si associano le anemia causate dalla mancanza di folati, di vitamina B12, l’ipotiroidismo, l’anemia aplastica, patologie che interessano principalmente il fegato.

L’anemia può essere identificata anche in caso di normocitosi e, in questo caso, si ha a che fare con un’emorragia acuta, con anemie scatenate da malattie croniche o problemi nel corretto funzionamento dei reni. Molteplici sono quindi le cause che determinano il sopraggiungere di anemia e l’MVC viene eseguito proprio per individuarle e circoscriverle al fine di raccogliere sufficienti informazioni da affiancare alla visita iniziale e all’anamnesi conclusiva.

L’MVC viene eseguito quindi per monitorare e individuare il tipo di anemia ma i medici prenderanno in considerazione anche l’età effettiva del soggetto in esame in quanto i valori analizzati tendono ad aumentare al raggiungimento della senilità e non si richiedono particolari accorgimenti da seguire prima del prelievo.