Quando si può parlare di stitichezza nei bambini
Molti genitori, soprattutto quelli alle prime armi pensano che i loro figli soffrano di stitichezza. Questo, che in realtà è un sintomo, non una malattia a sé, viene spesso confuso con una condizione normale se la si rapporta all’età del bambino. Se il bambino ha difficoltà a evacuare ogni tanto o evacua non troppo di frequente, non è assolutamente detto che sia imputabile alla stitichezza. Questo dubbio viene soprattutto a quei genitori che si trovano alla prima esperienza e non hanno ancora avuto modo di verificare quante volte può evacuare un bambino. Per esempio, posto che il numero delle evacuazioni è soggettivo, un bambino attorno ai 3-4 anni, secondo la Società Nord Americana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica, dovrebbe evacuare con una frequenza di circa 3-14 volte alla settimana.
Se quindi il bambino in una settimana non va di corpo più di due volte, non significa che si tratti si stipsi, quindi non c’è bisogno di allarmarsi. Un bambino di quell’età può restare anche 3-4 giorni senza andare di corpo e la cosa può dipendere da molti fattori Chiaramente va comunque monitorato perché se ogni settimana si verifica questo fatto e il bambino manifesta fastidio o dolore durante l’evacuazione, allora si potrebbe anche valutare l’opportunità di una visita dal pediatra.
Ci sono due principali forme di stipsi, una organica e una funzionale. Quella organica è dovuta principalmente a un cattivo funzionamento dell’organismo dovuta a patologie. Quella funzionale, invece, è dovuta a cause non dovute ad alterazioni fisiche, quindi magari perché il bambino non mangia fibre a sufficienza o perché ha un blocco emotivo, o è stata cambiata qualcosa nella sua routine. Insomma, in questo caso i fattori sono molteplici ma non si tratta di nulla di preoccupante. Invece l’altra forma di stipsi è piuttosto rara, si parla di meno del 5% dei casi diagnosticati.
In ogni caso se il bambino ha difficoltà a evacuare o presenta feci dure non è consigliabile il fai da te. Potrebbe trattarsi semplicemente di un episodio isolato, tuttavia se il bambino manifesta disagio una visita dal pediatra è sempre la cosa migliore. Nessun prodotto, nemmeno da banco o fitoterapico, va somministrato senza rima aver sentito il parere del medico e meno che meno vanno messi in atto i classici rimedi della nonna, come il famigerato “prezzemolino” perché si può danneggiare, anche seriamente, lo sfintere e il retto.
La soluzione ideale è quella di effettuare dei micro clismi per rimuovere eventuali fecalomi, tuttavia è un’operazione da eseguire solo sotto consiglio del pediatra. Scopri di più sulla stipsi.