L’impatto psicologico della calvizie. Il trapianto di capelli come soluzione
L’80% degli uomini e il 40% delle donne si trova a fare i conti con la calvizie a un certo punto della propria vita. Nonostante la perdita dei capelli sia un fenomeno così diffuso, l’impatto che ha sulla sfera psicologica dell’individuo è notevole, e porta a una diminuzione dell’autostima e del benessere di chi è affetto da questa condizione.
Il trapianto di capelli rappresenta la soluzione chirurgica alla calvizie. Il Dott. Tayfun Oguzoglu, esperto chirurgo specializzato nel trapianto di capelli, vanta un’esperienza quasi ventennale nel settore. Nella sua clinica di Istanbul esegue trapianti su pazienti provenienti da tutto il mondo, servendosi delle più moderne tecnologie presenti sul mercato.
Cos’è la calvizie?
Con il termine generico “calvizie”, facciamo riferimento a una tipologia di perdita di capelli definita alopecia androgenetica. È dovuta a una suscettibilità dei follicoli piliferi a un ormone di tipo androgenetico.
La perdita di capelli nell’uomo di manifesta generalmente a partire dalle tempie e dal vertice e può progredire fino a interessare tutta la parte superiore dello scalpo, ad eccezione delle zone parietali e di quella occipitale dello scalpo. È questa zona che viene mantenuta, definita zona donatrice l’area da cui attinge il chirurgo durante il trapianto.
Si parla di calvizie femminile quando si fa riferimento all’alopecia androgenetica nella donna. Tuttavia anche gli uomini possono essere interessati da questa tipologia di diradamento. Generalmente si verifica una perdita di capelli diffusa, senza che l’attaccatura sia intaccata. La condizione è dovuta a cause di tipo genetico e ambientale. L’eziologia specifica rimane tutt’ora parzialmente sconosciuta.
Quali sono le conseguenze psicologiche della calvizie?
Ogni giorno, appena incontriamo qualcuno, cerchiamo di identificarne l’età. Inevitabilmente la calvizie è un sintomo dell’età che avanza. I capelli rappresentano il nostro biglietto da visita per la società in cui viviamo. Vedere la propria immagine cambiare drasticamente può minare l’autostima dell’individuo e influenzare notevolmente le sue relazioni interpersonali in ambito lavorativo, così come in quello sentimentale.
Esiste una cura?
L’approccio può essere duplice: farmacologico e chirurgico. Vi sono alcuni medicinali in grado di rallentare il processo di miniaturizzazione cui sono sottoposti i capelli a causa dell’alopecia androgenetica. Tra questi il più importante è Finasteride, inibitore dell’enzima che porta alla formazione dell’ormone responsabile della caduta. Un’altra terapia, che agisce invece stimolando il bulbo pilifero, consiste nell’applicazione di Minoxidil.
Molto spesso queste terapie non sono sufficienti per bloccare o invertire il processo di caduta di capelli. Alternativa e complemento alla terapia farmacologica, è il trapianto di capelli. Per definire un piano terapeutico è essenziale rivolgersi a un professionista del settore che sarà in grado di guidare il paziente nella definizione di un piano adatto alla propria condizione. Al giorno d’oggi sono molte le cliniche e i centri che dichiarano di essere in grado di eseguire questa importante operazione chirurgica.
È però opportuno effettuare accurate ricerche, al fine di rivolgersi a specialisti capaci di portare a risultati d’eccellenza. Purtroppo il rischio di affidarsi a mani inesperte è dietro l’angolo.
In cosa consiste il trapianto?
Con il trapianto di capelli, il chirurgo è in grado di prelevare le unità follicolari dalla zona donatrice dello scalpo e di innestarle nell’area glabra o diradata, definita zona ricevente. Nella clinica specializzata del Dott. Oguzoglu si utilizza la più moderna tecnica di prelievo delle unità follicolari, la cosiddetta Follicular Unit Extraction (FUE). Tramite l’ausilio di uno strumento chiamato punch, il chirurgo seleziona le singole unità, senza creare la lunga cicatrice tipica del metodo di estrazione Strip, ancora utilizzato in diverse cliniche nel mondo.